sabato 24 maggio 2014

Domenica 8 giugno: Il giro del postino - Val Boreca (PC)

Giro del postino, Val Boreca (PC)

Artana (1138) - Torrente Boreca (691) - Pizzonero (1034) - Suzzi (967) - Mulino di Suzzi (775) - Bogli (1067) - Artana (1138)


Primo ritrovo ore 8:00 Piazza Coppi a Serravalle Scrivia
Secondo ritrovo ore 8:15 Piazza Pinan Cichero a Vignole Borbera
Terzo ritrovo ore 9:15 Albergo Capanne di Cosola
Partenza da Artana ore 9:30 c.a.
Arrivo previsto ad Artana ore 17:00 c.a.
Lunghezza km 17
Difficoltà E
Dislivello in salita m 800 c.a.
Segnavia bianco rosso 175 da Artana a Pizzonero
e poi bianco rosso 121 fino al termine
Tempo previsto 6/7 ore escluso le soste
Per chi volesse c'è la possibilità di arrivare al sabato sera: cena, pernottamento e prima colazione all'albergo di Capanne di Cosola (m.1500) con 48 euro.


Questo giro era appunto quello che si faceva tutti i santi giorni il postino per consegnare le lettere quando ancora questi borghi non erano serviti da strade carrabili ed erano abitati tutto l'anno. In seguito alla costruzione delle strade i borghi si sono via via spopolati ed ormai si animano solo nei fine settimana e nella bella stagione, anche se c'è qualche famiglia che vi abita ancora. Percorso impegnativo ma molto suggestivo; per il guado conviene levarsi calze e scarponi e quindi portarsi un asciugamano...Inoltre, considerata la bontà delle acque e la presenza di almeno una fontana per ogni paese, potreste fare a meno di riempire le borracce. La sosta pranzo è prevista a Pizzonero oppure, se siamo abbastanza veloci, a Suzzi.

Si parte da Artana (ampio parcheggio poco prima del paese) e si prende il segnavia bianco e rosso n.175 in direzione Pizzonero che scende assai ripido in direzione del Boreca (questo primo tratto è con erba alta ed ortiche, prestare attenzione a non scivolare). Arrivati al torrente saremo nel punto più basso del giro a quota 691, in alto, molto in alto si staglia il Lesima (m.1724), una delle vette più elevate dell'Appennino con il caratteristico “pallone” (radar di controllo del traffico aereo). Anche qui prestiamo attenzione a non scivolare sulle pietre viscide; risaliamo l'altro versante con un sentiero meno ripido in una splendida faggeta con piante plurisecolari alcune dalle forme contorte, e, dopo circa due ore di cammino, arriviamo a Pizzonero: forse il paesino più suggestivo, appartato e soleggiato di tutto il giro. Da qui possiamo ammirare uno splendido panorama con Artana, tutto il crinale che dalle Capanne di Cosola, porta al Cavalmurone (m.1670) e al Carmo (m.1642) s'intravede anche il campanile di Bogli che sbuca dal bosco e ci sembra lontanissimo...Si prosegue poi lungo una strada sterrata (segnavia bianco e rosso n.121), dopo una curva appare, in fondo ad un prato, l'Oratorio di San Bernardo, un posto veramente incantevole. Con continui saliscendi e costeggiando la montagna arriviamo a Suzzi, anche qui come a Pizzonero, case grandi e spigolose e un lavatoio con acqua freschissima. Dopo la doverosa sosta riprendiamo il cammino in discesa lasciando alla nostra sinistra il bianchissimo Oratorio di San Giovanni Battista ed il piccolo cimitero. Il sentiero diventa via, via più ripido e con piccoli tornanti porta ad un piccolo laghetto alimentato da una cascata, al cui fianco, c'è quel che resta del vecchio mulino uno dei tanti che in passato sorgevano lungo il corso del torrente. Si tratta in questo caso del mulino di Suzzi, dove si narra che il più leggendario tra i pifferai, il Draghin, si desse appuntamento con un compagno di Bogli suonatore di musa. Riprendiamo il cammino, superiamo un ponte e cominciamo la salita verso Bogli. Arrivati in paese passiamo a fianco alla casa che apparteneva ai nonni di Arturo Toscanini (qui è il cognome più diffuso). Saliamo alla chiesa e da qui prendiamo una carrareccia in direzione di Artana, splendido il panorama con Suzzi sovrastato dalla piramide del monte Alfeo (m.1651). Dopo una ventina di minuti arriviamo alla cascina Borgonovo, nota come Bocalòu, qui viveva il Nito famoso in tutte e quattro le province; lasciamo la cascina con l'ultima salita e, dopo una trentina di minuti arriviamo ad un antico lavatoio e, da qui, in breve ad Artana. Il giro per la lunghezza ed il dislivello è consigliato a persone abbastanza allenate, chi non è convinto dei propri mezzi può, in alternativa, limitarsi a fare Artana – Bogli – Artana, segnavia bianco rosso n.121, che non presenta difficoltà (tempo previsto due ore escluso le soste).


Val Boreca



Ecco le foto della verifica (fatte tra uno scroscio e l'altro...)


Guado del Boreca
Pizzonero
Oratorio di San Bernardo
Suzzi


La descrizione completa è qui: A un passo dalla vetta


Bogli: la casa degli avi di Toscanini

L'antico lavatoio di Artana
Anello della Val Boreca

La storia del "Nitto"

(...) In questo sperduto e isolatissimo luogo, troviamo una casa in sasso, di fronte a noi si staglia la mole isolata del Monte Alfeo, mentre ai nostri piedi digradano in maniera quasi inaccessibile vecchie faggete; In lontananza si sente il fragore dell’acqua del torrente Boreca che ormai da milioni e milioni di anni scava attraverso la durissima roccia dell’Appennino il suo tortuoso percorso che lo accompagnerà fino nella valle Trebbia. In questo luogo ha vissuto per una vita intera Marziano Rossi "Il Nitto". Il Nitto era una persona straordinaria, all’età di 97 anni viveva solo in questa casetta, per tutti aveva una battuta, un aneddoto da raccontare.. e di certo non gli mancavano, vista la vita travagliata che ha vissuto: da quando faceva Il ciabattino a Genova a quando durante la guerra gli bruciarono la casa la vigilia di Natale, ma anche racconti più semplici: dai ghiri o dalle falne che aveva vicino a casa, agli ululati del lupo che sentiva lontano e nonostante l’età, sia le forze sia la memoria non lo abbandonavano, potevi vederlo nel bosco a fare legna o poteva parlarti dl come sono nati gli Appennini!!! Questo era Il Nitto, un uomo amato da tutti, ora la Val Boreca ha perso un suo tesoro, non lo rivedremo più muoversi agile tra quei boschi, ma resterà sempre nel cuore di tutte quelle persone che hanno avuto la grande fortuna di conoscerlo.(...)

Fonte 


Durante la verifica a Bogli, abbiamo conosciuto Ennio il nipote, che c'ha raccontato un aneddoto; quando già aveva 92 anni, il Nitto era esasperato dalle moto che passavano sulla sterrata che costeggia la cascina e quindi aveva disposto una striscia chiodata per impedirne il passaggio ma fu scoperto e una quindicina di motociclisti con l'intenzione di vendicarsi, s'avvicinarono a lui che si rifugiò in casa per uscirne poco dopo affacciato ad una finestra con un fucile e, dopo aver sparato due colpi in aria, lo puntò verso di loro che fuggirono impauriti.

Il Nito

domenica 18 maggio 2014

Domenica 18 maggio: colline di Voghera (PV)

38 partecipanti, giornata splendida

La partenza







Gomo


San Rocco, la sosta per il pranzo
Panorama Oltrepò

 

Tutti i percorsi del comprensorio 
Qui la foto di gruppo di Nicola T.

Qui e qui le foto di Angelo C. 







sabato 10 maggio 2014

Domenica 18 maggio: Colline di Voghera (PV)

Ritrovo:  Serravalle Scrivia, piazza Coppi ore 8,30 . Oppure a Nazzano (PV) ore 9,15

Mezzo di trasporto: Auto.  

Dislivello m. 450 c.a..  Km 15 c.a. - Durata ore 5 - Difficoltà  T/E

 
Mappa Nazzano


Da Rivanazzano si prende la S.P. 461 in direzione di Varzi, quindi la prima a sinistra (Via L. Da Vinci) in direzione Nazzano arrivati in paese, si prende la prima strada a sinistra Via San Rocco (attenzione è molto stretta) e si parcheggia 50 metri dopo nei pressi del cimitero (spazio limitato, compattare le auto) oppure lungo la strada che porta a Buscofà.

Mappa percorso

Lasciate le auto, si prosegue in salita in direzione di Buscofà e, arrivati alla prima casa, si prende il sentiero a destra che la fiancheggia. Il percorso si snoda tra boschetti di castagni secolari, piccole pinete ed ampie zone prative in un susseguirsi di valloncelli e colline che, specialmente in autunno, si accendono di mille colori (Il periodo migliore va da settembre a fine ottobre). Non è raro, durante il cammino, incontrare il daino o lo scoiattolo; piu’ raro, quasi impossibile, incontrare il cinghiale di cui però si vedono ovunque i segni evidenti del suo passaggio; molto spesso possiamo ammirare in cielo falchi e poiane.

Dopo una breve ma ripida salita, una dolce discesa ci porterà ad incrociare una stradina che in breve ci condurrà a Gomo (m. 493), frazione di Godiasco, situato in splendida posizione panoramica (vedere per credere). Da Gomo, con un percorso di leggeri saliscendi (ampia visuale sulla valle Ardivestra dapprima, sul castello di Montesegale e sulla Rocca di Susella piu’ avanti) ci portiamo in successione sui monti Magrera (597 m.), Fego (553 m.) e Terso (551 m.). Dalle cime di questi ultimi, nelle giornate di buona visibilità, si può ammirare un tratto di arco alpino che va dalle Alpi Marittime al Monte Rosa. Dopo il monte Terso inizia la discesa verso il fondo valle (m.316) con andamento dapprima dolce quindi ripido e un po’insidioso per la presenza di ciottoli (molto utili i bastoncini). Attraversata la strada asfaltata che collega Retorbido con Rocca Susella, saliamo per una comoda stradina a Cà del Rile; costeggiamo poi un orrido seminascosto (profondo una settantina di metri che, come una ferita, lacera i campi circostanti) per immetterci, poco piu’ avanti, sul sentiero che torna a Buscofà.

La pausa pranzo è prevista a San Rocco (525 m.) un'area attrezzata (con fontana) in una splendida posizione panoramica due chilometri c.a. dopo Gomo.

San Rocco
 

L'Oratorio di San Rocco, situato nei pressi della località Poggio Alemanno, rappresenta uno dei punti più belli e caratteristici del comune di Rocca Susella.
L'Oratorio di San Rocco, situato nei pressi della località Poggio Alemanno, rappresenta uno dei punti più belli e caratteristici del comune di Rocca Susella. Conosciuto anche come "Chiesetta degli Alpini", deriva questa nome dalla sua storia: come riporta l'insegna che si trova sulla facciata, è stato originariamente edificato nel 1600 per poi essere ristrutturato nel 1995 da un gruppo di alpini in memoria di tutti i caduti per la guerra. Oggi è una chiesa sconsacrata in cui si celebra una messa una volta all'anno in concomitanza spesso con la festa degli alpini.
La piccola chiesa si trova in cima a un altura da cui è possibile godere di un'ottima vista delle colline dell'Oltrepo' e della Pianura Padana nelle giornate particolarmente limpide. Grazie alla presenza di alcune panchine e di una fontanella dall'acqua sempre corrente è il luogo ideale per una sosta dopo le passeggiate nei boschi e nei sentieri di Rocca Susella.


N.B. Qui ho preso alcuni spunti per la descrizione del percorso. 
e qui alcune bellissime foto dello splendido paesaggio.

venerdì 2 maggio 2014

Due giorni Escursionistica 21/22 giugno 2014

Rifugio Pian dell'Arma

Ciao a tutti amici cari !!

Anche quest’anno siamo quasi giunti al momento della classica 2gg di escursione insieme.
La data prescelta è quella del we di inizio estate, 21/22 giugno, un poco più avanti del solito in quanto quest’anno si sale un po’ più in quota.
La zona prescelta è quella della dorsale ligure dell’alto imperiese confinante con la val Tanaro, zona dei monti Armetta e Galero e del colle di Caprauna.
Ci troviamo a picco sulla val Tanaro e su Ormea, in un fantastico anfiteatro di monti da cui la vista vs il mare spazia senza ostacolo alcuno, arrivando nelle giornate limpide fino ai monti della Corsica. Dall’altro lato la vista cade immediatamente sul vicino Pizzo d’Ormea e poi oltre vs il Mongioie, il Monviso in lontananza fino alle più distanti alpi valdostane !!
La 2gg si svolgerà con punto tappa il rifugio Pian dell’Arma al colle di Caprauna. È un bel rifugio posizionato su di un panoramico declivio posto poco sotto la rocca dell’Arma ed il percorso dell’AV dei monti liguri a circa 1300m di quota.
Entrambe le escursioni dei 2gg partiranno dal rifugio senza quindi la necessità si ‘camallarsi’ il dovuto per la notte.
Entro il mese di maggio seguiranno maggiori dettagli in merito alle due escursioni.
Vista la necessità di prenotare il rifugio con un certo anticipo, prego tutti gli interessati a comunicare la loro intenzione di partecipare almeno entro il 15/20 maggio.
Ciao a tutti

Stefano, Alberto, Delfina

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