lunedì 28 settembre 2015

Domenica 11 ottobre: Anello di Sant'Alberto - Val di Nizza (PV)

Ritrovo Piazza Coppi a Serravalle Scrivia ore 8:00
Trasferimento in auto
Ritrovo Piazza Milano a Tortona ore 8.30
Ritrovo parcheggio Poggio Ferrato ore 9:30 - Partenza ore 9:45
Rientro previsto ore 17:00

Lunghezza km 12 c.a.
Dislivello m.400 c.a.
Tempo previsto 4 ore escluso le soste  

Percorso (interamente su sentiero): Poggio Ferrato (590) - Monte (539) - Sant'Alberto (682) - Monte - Poggio Ferrato 

N.B. per chi volesse visitare l'Eremo, considerando che sicuramente troveremo parecchio fango, è consigliabile portarsi al seguito delle scarpe di ricambio, le più leggere che avete.

La sosta per il pranzo è prevista nell'apposita area attrezzata, è comunque disponibile un piccolo rifugio riscaldato con un distributore di bevande calde e fredde (caffè a 55 centesimi)

Note di gita: 



 
La storia del territorio di Val di Nizza si incentra sull'antico castello di Oramala, una delle più importanti fortezze dei Malaspina. La località, al confine tra le sfere di influenza dei vescovati di Tortona e Bobbio, fu acquistata nel 1029 dal marchese Ugo, della stirpe degli Obertenghi, e da lui giunse in eredità al nipote Alberto da cui discesero i Malaspina. Nelle successive suddivisioni ereditarie della famiglia si definì un ramo di Oramala, detto poi di Godiasco, che a sua volta si suddivise in cinque rami: uno ebbe il dominio su Oramala, un altro quello su Valverde, cui faceva capo Sant'Albano. Nel XVII secolo tutto l'attuale comune, con altre terre adiacenti, era compreso nel Marchesato di Godiasco, che era una delle principali giurisdizioni separate, dotate di larga autonomia, aggregate all'Oltrepò Pavese. Era gestito in regime consortile dalle innumerevoli ramificazioni della casata malaspiniana. Nel territorio attuale di Val di Nizza si distinguevano tre comuni: Valdinizza, Oramala e Sant'Albano, che sopravvissero all'abolizione del feudalesimo nel 1797. Nel 1817 il comune di Oramala, un tempo il centro principale della zona ma ormai decaduto dopo la fine della signoria malaspiniana, fu aggregato a Val di Nizza. Nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923 venne smembrato il Circondario di Bobbio e suddiviso fra più province. Sant'Albano, che dopo l'unità d'Italia aveva preso il nome di Sant'Albano di Bobbio (CC I211), fu soppresso e unito a Val di Nizza nel 1929.

Fonte 

La mappa del giro


Qui le foto della verifica

L'Eremo di Sant'Alberto di Butrio

Miracoli e leggende nella Valle Staffora

 

Anello del Re 

 

 

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