08 FEBBRAIO: ANTICO ACQUEDOTTO DI GENOVA
COORDINATORE
329 8565321 (Gian Paolo) – 3383116452 (Delfina)
DIFFICOLTA’: T
DISLIVELLO:
TRASCURABILE. IL PERCORSO E’ PIANEGGIANTE TRANNE
2 MODESTI SALISCENDI IN CORRISPONDENZA DEI PONTI SIFONE
TEMPO DI PERCORRENZA: 7 ORE COMPLESSIVE
MEZZO DI TRASPORTO: TRENO + AUTOBUS
LUOGO RITROVO: ARQUATA SCRIVIA – PIAZZA STAZ. FERROVIARIA ORE 7:30
ORARIO PARTENZA
7,40 CON ARRIVO A BRIGNOLE ALLE 8,23. DA QUI’ SI PRENDE L’AUTOBUS PER CAVASSOLO IN PARTENZA ALLE ORE 9 E ARRIVO ALLE ORE 9,27. ALL’EDICOLA DELLA STAZIONE BRIGNOLE MUNIRSI DI BIGLIETTO BUS DA € 1,50. PER IL RITORNO SI PRENDE IL TRENO A PRINCIPE (ORE 16,25 – 17,28 – 17,58) .
ITINERARIO
PONTE DI CAVASSOLO – RIO TORBIDO – RIO GEIRATO – MOLINI TRENSASCO – RIO CICALA – STAGLIENO - VIA BURLANDO – MANIN – PASSO DELL’ACQUIDOTTO – VIA SOLFERINO – CORSO MAGENTA – CORSO PAGANINI – SALITA S. GEROLAMO – SPIANATA CASTELLETTO – SALITA RONDINELLA – VIA CAIROLI – PORTA DI VACCA – SOTTORIPA – VIA DEL MOLO
PRANZO: Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO: Normale da escursionismo
NOTE DI GITA
SI RACCOMANDA DI RIMANERE IN GRUPPO, IL PERCORSO E’ SEMPLICE MA VI SONO DIVERSE DEVIAZIONI IN SALITA E DISCESA CHE DOBBIAMO TRASCURARE, LA SEGNALETICA NON E’ MOLTO CHIARA. FARE ATTENZIONE AI TRATTI SCIVOLOSI SE IL TERRENO E’ BAGNATO, IN ALCUNI TRATTI MANCANO LE LASTRE DI COPERTURA SOPRA L’ACQUDEOTTO.
L'Acquedotto storico di Genova è un'antica struttura architettonica idrica situata nella Val Bisagno, attraversando e uscendo dai confini del comune di Genova. Ha inizio nella provincia dal comune di Bargagli, nell'alta valle, e attraversa per intero i quartieri di Molassana, Staglieno, Circonvallazione a monte fino a Castelletto, per finire all'altezza della Ripa (o Sottoripa), in prossimita del porto antico, oggi attrazione turistica, un tempo cuore del futuro grande porto del mar Mediterraneo. Oggi l'acquedotto si configura come uno stupendo percorso pedonale, in un suggestivo scenario, rilevante sotto moltissimi punti di vista: dalle splendide architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul Rio Torbido o nel Portale del Barabino alla Rovinata, all'archeologia industriale del Ponte Sifone sul Geirato e del suo gemello sul Veilino, dalle bellissime passeggiate nel verde del tratto Pino sottano - Trensasco o nella suggestiva gola di Fossato Cicala, all'interessante scoperta continua di come l'Acquedotto si è trasformato e mimetizzato giungendo nel centro cittadino. La storia dell'Acquedotto ha inizio qui. Attorno al 1050 venne scelto il sito del Veilino, sopra la necropoli di Staglieno. Verso il 1300, nel 1275, il punto di inizio dell'acquedotto viene spostato a monte presso la frazione di Trensasco e il nuovo ramo dell'acquedotto era realizzato da Marin Boccanegra, della famiglia del capitano del popolo Guglielmo. La penuria idrica porta nel 1491, alla creazione del Magistrato delle Acque, che redige una specie di piano regolatore volto all'incremento delle risorse prima sul tratto esistente, poi con il prolungamento da Trensasco alla frazione La Presa di Bargagli, deciso nel 1623 e attuato in pochi anni.
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