lunedì 9 febbraio 2009
Gita all'antico acquedotto di Genova
Acquedotto storico di Genova
L'Acquedotto storico di Genova è un'antica struttura architettonica idrica situata nella Val Bisagno, attraversando e uscendo dai confini del comune di Genova. Ha inizio nella provincia dal comune di Bargagli, nell'alta valle, e attraversa per intero i quartieri di Molassana, Staglieno, Circonvallazione a monte fino a Castelletto, per finire all'altezza della Ripa (o Sottoripa), in prossimita del porto antico, oggi attrazione turistica, un tempo cuore del futuro grande porto del mar Mediterraneo.
Oggi l'acquedotto si configura come uno stupendo percorso pedonale lungo circa ventotto chilometri, in un suggestivo scenario, rilevante sotto moltissimi punti di vista: dalle splendide architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul Rio Torbido o nel Portale del Barabino alla Rovinata, all'archeologia industriale del Ponte Sifone sul Geirato e del suo gemello sul Veilino, dalle bellissime passeggiate nel verde del tratto Pino sottano - Trensasco o nella suggestiva gola di Fossato Cicala, all'interessante scoperta continua di come l'Acquedotto si è trasformato e mimetizzato giungendo nel centro cittadino.
...Fonte
giovedì 5 febbraio 2009
Una visita all'antico acquedotto
Un'opera idraulica medievale in Val Bisagno. Un percorso da rivalutare. Ci pensa l'associazione creata dagli abitanti di San Bazà di Francesca Baroncelli
GENOVA, 02 OTTOBRE 2006. Siete mai stati all'antico acquedotto della Val Bisagno? Di origine medievale, dal 1100 fornisce acqua potabile alla città vecchia e al Porto prelevandola dalle valli laterali del Bisagno. Il tracciato è ancora oggi bene individuabile, a cominciare dal ponte a tre livelli che attraversa la valle dell'affluente Davagna, a Bargagli. Non mancano le antiche chiuse e le abitazioni per i guardiani.
La parte terminale del percorso dell'acquedotto è stata ricalcata nell'800 dalla strada di Circonvallazione a Monte - da piazza Manin a Castelletto - lungo il cui percorso rimangono ancora tratti originali fino all'arrivo alle cisterne di Castelletto, dove l'ultimo ponte scavalca la salita di San Gerolamo.
L'Associazione culturale Antico Acquedotto è nata da un'aggregazione spontanea degli abitanti di San Bazà, una frazione di Struppa che gravita sul percorso dell'antico condotto.
Particolarmente sensibili allo stato del percorso, che è anche meta domenicale per le famiglie della valle, gli abitanti della zona si sono fatti promotori di azioni di volontariato, effettuando addirittura sistemazioni idrauliche e di sicurezza, apposto panchine e luoghi di sosta. Il fine dell'associazione è di portare avanti le attività di riqualificazione dell'acquedotto.
Fonte
GENOVA, 02 OTTOBRE 2006. Siete mai stati all'antico acquedotto della Val Bisagno? Di origine medievale, dal 1100 fornisce acqua potabile alla città vecchia e al Porto prelevandola dalle valli laterali del Bisagno. Il tracciato è ancora oggi bene individuabile, a cominciare dal ponte a tre livelli che attraversa la valle dell'affluente Davagna, a Bargagli. Non mancano le antiche chiuse e le abitazioni per i guardiani.
La parte terminale del percorso dell'acquedotto è stata ricalcata nell'800 dalla strada di Circonvallazione a Monte - da piazza Manin a Castelletto - lungo il cui percorso rimangono ancora tratti originali fino all'arrivo alle cisterne di Castelletto, dove l'ultimo ponte scavalca la salita di San Gerolamo.
L'Associazione culturale Antico Acquedotto è nata da un'aggregazione spontanea degli abitanti di San Bazà, una frazione di Struppa che gravita sul percorso dell'antico condotto.
Particolarmente sensibili allo stato del percorso, che è anche meta domenicale per le famiglie della valle, gli abitanti della zona si sono fatti promotori di azioni di volontariato, effettuando addirittura sistemazioni idrauliche e di sicurezza, apposto panchine e luoghi di sosta. Il fine dell'associazione è di portare avanti le attività di riqualificazione dell'acquedotto.
Fonte
lunedì 2 febbraio 2009
08 FEBBRAIO: ANTICO ACQUEDOTTO DI GENOVA
08 FEBBRAIO: ANTICO ACQUEDOTTO DI GENOVA
COORDINATORE
329 8565321 (Gian Paolo) – 3383116452 (Delfina)
DIFFICOLTA’: T
DISLIVELLO:
TRASCURABILE. IL PERCORSO E’ PIANEGGIANTE TRANNE
2 MODESTI SALISCENDI IN CORRISPONDENZA DEI PONTI SIFONE
TEMPO DI PERCORRENZA: 7 ORE COMPLESSIVE
MEZZO DI TRASPORTO: TRENO + AUTOBUS
LUOGO RITROVO: ARQUATA SCRIVIA – PIAZZA STAZ. FERROVIARIA ORE 7:30
ORARIO PARTENZA
7,40 CON ARRIVO A BRIGNOLE ALLE 8,23. DA QUI’ SI PRENDE L’AUTOBUS PER CAVASSOLO IN PARTENZA ALLE ORE 9 E ARRIVO ALLE ORE 9,27. ALL’EDICOLA DELLA STAZIONE BRIGNOLE MUNIRSI DI BIGLIETTO BUS DA € 1,50. PER IL RITORNO SI PRENDE IL TRENO A PRINCIPE (ORE 16,25 – 17,28 – 17,58) .
ITINERARIO
PONTE DI CAVASSOLO – RIO TORBIDO – RIO GEIRATO – MOLINI TRENSASCO – RIO CICALA – STAGLIENO - VIA BURLANDO – MANIN – PASSO DELL’ACQUIDOTTO – VIA SOLFERINO – CORSO MAGENTA – CORSO PAGANINI – SALITA S. GEROLAMO – SPIANATA CASTELLETTO – SALITA RONDINELLA – VIA CAIROLI – PORTA DI VACCA – SOTTORIPA – VIA DEL MOLO
PRANZO: Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO: Normale da escursionismo
NOTE DI GITA
SI RACCOMANDA DI RIMANERE IN GRUPPO, IL PERCORSO E’ SEMPLICE MA VI SONO DIVERSE DEVIAZIONI IN SALITA E DISCESA CHE DOBBIAMO TRASCURARE, LA SEGNALETICA NON E’ MOLTO CHIARA. FARE ATTENZIONE AI TRATTI SCIVOLOSI SE IL TERRENO E’ BAGNATO, IN ALCUNI TRATTI MANCANO LE LASTRE DI COPERTURA SOPRA L’ACQUDEOTTO.
L'Acquedotto storico di Genova è un'antica struttura architettonica idrica situata nella Val Bisagno, attraversando e uscendo dai confini del comune di Genova. Ha inizio nella provincia dal comune di Bargagli, nell'alta valle, e attraversa per intero i quartieri di Molassana, Staglieno, Circonvallazione a monte fino a Castelletto, per finire all'altezza della Ripa (o Sottoripa), in prossimita del porto antico, oggi attrazione turistica, un tempo cuore del futuro grande porto del mar Mediterraneo. Oggi l'acquedotto si configura come uno stupendo percorso pedonale, in un suggestivo scenario, rilevante sotto moltissimi punti di vista: dalle splendide architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul Rio Torbido o nel Portale del Barabino alla Rovinata, all'archeologia industriale del Ponte Sifone sul Geirato e del suo gemello sul Veilino, dalle bellissime passeggiate nel verde del tratto Pino sottano - Trensasco o nella suggestiva gola di Fossato Cicala, all'interessante scoperta continua di come l'Acquedotto si è trasformato e mimetizzato giungendo nel centro cittadino. La storia dell'Acquedotto ha inizio qui. Attorno al 1050 venne scelto il sito del Veilino, sopra la necropoli di Staglieno. Verso il 1300, nel 1275, il punto di inizio dell'acquedotto viene spostato a monte presso la frazione di Trensasco e il nuovo ramo dell'acquedotto era realizzato da Marin Boccanegra, della famiglia del capitano del popolo Guglielmo. La penuria idrica porta nel 1491, alla creazione del Magistrato delle Acque, che redige una specie di piano regolatore volto all'incremento delle risorse prima sul tratto esistente, poi con il prolungamento da Trensasco alla frazione La Presa di Bargagli, deciso nel 1623 e attuato in pochi anni.
COORDINATORE
329 8565321 (Gian Paolo) – 3383116452 (Delfina)
DIFFICOLTA’: T
DISLIVELLO:
TRASCURABILE. IL PERCORSO E’ PIANEGGIANTE TRANNE
2 MODESTI SALISCENDI IN CORRISPONDENZA DEI PONTI SIFONE
TEMPO DI PERCORRENZA: 7 ORE COMPLESSIVE
MEZZO DI TRASPORTO: TRENO + AUTOBUS
LUOGO RITROVO: ARQUATA SCRIVIA – PIAZZA STAZ. FERROVIARIA ORE 7:30
ORARIO PARTENZA
7,40 CON ARRIVO A BRIGNOLE ALLE 8,23. DA QUI’ SI PRENDE L’AUTOBUS PER CAVASSOLO IN PARTENZA ALLE ORE 9 E ARRIVO ALLE ORE 9,27. ALL’EDICOLA DELLA STAZIONE BRIGNOLE MUNIRSI DI BIGLIETTO BUS DA € 1,50. PER IL RITORNO SI PRENDE IL TRENO A PRINCIPE (ORE 16,25 – 17,28 – 17,58) .
ITINERARIO
PONTE DI CAVASSOLO – RIO TORBIDO – RIO GEIRATO – MOLINI TRENSASCO – RIO CICALA – STAGLIENO - VIA BURLANDO – MANIN – PASSO DELL’ACQUIDOTTO – VIA SOLFERINO – CORSO MAGENTA – CORSO PAGANINI – SALITA S. GEROLAMO – SPIANATA CASTELLETTO – SALITA RONDINELLA – VIA CAIROLI – PORTA DI VACCA – SOTTORIPA – VIA DEL MOLO
PRANZO: Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO: Normale da escursionismo
NOTE DI GITA
SI RACCOMANDA DI RIMANERE IN GRUPPO, IL PERCORSO E’ SEMPLICE MA VI SONO DIVERSE DEVIAZIONI IN SALITA E DISCESA CHE DOBBIAMO TRASCURARE, LA SEGNALETICA NON E’ MOLTO CHIARA. FARE ATTENZIONE AI TRATTI SCIVOLOSI SE IL TERRENO E’ BAGNATO, IN ALCUNI TRATTI MANCANO LE LASTRE DI COPERTURA SOPRA L’ACQUDEOTTO.
L'Acquedotto storico di Genova è un'antica struttura architettonica idrica situata nella Val Bisagno, attraversando e uscendo dai confini del comune di Genova. Ha inizio nella provincia dal comune di Bargagli, nell'alta valle, e attraversa per intero i quartieri di Molassana, Staglieno, Circonvallazione a monte fino a Castelletto, per finire all'altezza della Ripa (o Sottoripa), in prossimita del porto antico, oggi attrazione turistica, un tempo cuore del futuro grande porto del mar Mediterraneo. Oggi l'acquedotto si configura come uno stupendo percorso pedonale, in un suggestivo scenario, rilevante sotto moltissimi punti di vista: dalle splendide architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul Rio Torbido o nel Portale del Barabino alla Rovinata, all'archeologia industriale del Ponte Sifone sul Geirato e del suo gemello sul Veilino, dalle bellissime passeggiate nel verde del tratto Pino sottano - Trensasco o nella suggestiva gola di Fossato Cicala, all'interessante scoperta continua di come l'Acquedotto si è trasformato e mimetizzato giungendo nel centro cittadino. La storia dell'Acquedotto ha inizio qui. Attorno al 1050 venne scelto il sito del Veilino, sopra la necropoli di Staglieno. Verso il 1300, nel 1275, il punto di inizio dell'acquedotto viene spostato a monte presso la frazione di Trensasco e il nuovo ramo dell'acquedotto era realizzato da Marin Boccanegra, della famiglia del capitano del popolo Guglielmo. La penuria idrica porta nel 1491, alla creazione del Magistrato delle Acque, che redige una specie di piano regolatore volto all'incremento delle risorse prima sul tratto esistente, poi con il prolungamento da Trensasco alla frazione La Presa di Bargagli, deciso nel 1623 e attuato in pochi anni.
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