sabato 20 settembre 2014

Domenica 19 ottobre: Roccaforte L. - Avi - Roccaforte L. (AL)

Viste le previsioni e considerando anche la presenza di almeno due punti non facili da attraversare con terreno scivoloso, preferisco rinviare la gita a domenica 19 ottobre

Qui le foto della verifica che comunque è servita a ben poco; in pratica la gita, dopo i vari nubifragi, sarà un'avventura...

Il meteo previsto

N.B. per chi arriva da Tortona, la s.p. 35 è stata riaperta questa mattina (16/10) a senso unico alternato all'altezza dell'abitato di Cassano Spinola 



Primo ritrovo: Piazza Coppi a Serravalle Scrivia (AL) ore 8 e 30
Secondo ritrovo: Parcheggio Stazione Arquata Scrivia ore 8 e 45
Terzo ritrovo e partenza: Roccaforte Ligure ore 9 e 30

Si parcheggia dalla chiesa, raggiungibile dalla strada,in salita sulla sinistra con indicazione ruderi Castello Spinola 300 metri prima dell'abitato di Roccaforte

Sviluppo: Roccaforte L. (704) -  Bivio di Roccaforte L. (835) - M.te La Croce (824) - Selletta di Avi (732) - Avi (610) - Selletta m.te Cravasana (815) - M.te Cravasana (870) - Croce degli Alpini (830) e ritorno

Dislivello: m. 400 c.a.
Lunghezza: km 10 c.a.
Difficoltà: E
Segnavia CAI bianco-rosso: 274, 260, 256, 260
Tempo previsto: 4 ore e trenta (escluso le soste) 

Note sul percorso:

Dalla parrocchia (sul cui campanile i partigiani tentarono esperimenti di radiocomunicazioni) si dipartono tre sentieri: il primo in direzione di Lemmi; il secondo verso Avi e Pertuso; il terzo a sud verso Camere e Costa Salata.
La prima parte del percorso è comune ai primi due sentieri: dopo una breve rampa a destra una sella conduce ad un rilievo con posizione panoramica straordinaria da cui si individuano moltissimi luoghi significativi della vicenda partigiana.
Subito dopo la sella la strada prosegue in un breve tratto pianeggiante (segnavia CAI 260). L’attuale strada è meno ripida di quella originale, che venne modificata dagli uomini di Roccaforte per rendere meno difficoltoso il trasporto dei pesanti carichi di legname trainati dai buoi. I lavori, iniziati nel 1944, vennero interrotti a causa del rastrellamento tedesco dell’8 dicembre, quando i giovani, avvertiti in tempo, si nascosero; i lavori ripresero solo nel 1946 su un percorso diverso dagli intenti originari.
Lasciati sulla sinistra il monte Osesa e poi sulla destra il monte La Croce si scende per una strada carrareccia in un bosco di castagni in agevole discesa e in breve si giunge al bivio che indica a sinistra il sentiero per Avi. Imboccandolo (segnavia CAI 256) si giunge dopo breve tragitto alle case di Avi, abbandonate definitivamente fin dagli anni ’50. Qui si collocò dal febbraio al luglio del 1944, proveniente da Montebore di Dernice, il primo gruppo partigiano insediato in valle, al comando di Franco Anselmi “Marco”, medaglia d’argento al valor militare, caduto a Casteggio il 26 aprile 1945. Con Marco era presente Virginio Arzani “Kikiriki”, combattente ed in seguito comandante coraggiosissimo: ferito nella battaglia delle “strette” di Pertuso (24-26 agosto 1944), ricoverato nell’ospedaletto di Rocchetta insieme ad altri partigiani e tedeschi feriti, risparmiato dai tedeschi, venne fucilato dalla Brigata nera il 29 agosto 1944. Avventurosa anche la vicenda di Camillo Rebuffo: catturato con altri due ad Avi il 22 luglio 1944, trasportato prima a Rocchetta e poi da lì alla caserma di Borghetto, durante il tragitto lungo il Borbera, nei pressi della confluenza del Rio d’Avi, si gettò dalla carrozza giù da un dirupo, guadagnò il greto del Borbera e si dileguò. I tedeschi ritrovarono solo il suo occhio di cristallo (era un invalido della prima guerra mondiale) perso nella concitazione della fuga. L’occhio era esibito dai tedeschi sulla piazza di Rocchetta come “trofeo di guerra”!


Da Avi si fa ritorno al bivio e si prosegue fino al Poggio (ovvero si prosegue sul sentiero 256 verso est che giunge direttamente ad una selletta vicinissima) ove si trova un posto di sosta. Proseguendo lungo il sentiero in cresta si giunge al punto forse più panoramico della valle: la cosiddetta “croce degli Alpini”.

Continua qui


N. B. alcuni passaggi verso Avi necessitano di particolare attenzione per via di alcune frane presenti sul sentiero. 

La sosta per il pranzo è prevista nei pressi della Croce degli Alpini, il ritorno è tutto sul crinale seguendo interamente il sentiero con segnavia 260, faremo quindi un'altra sosta sul monte Poggio, presso il bivacco da dove si può ammirare uno splendido panorama sulla Val Borbera.


 


Avi (m 610), frazione disabitata di Roccaforte Ligure



A un passo dalla vetta: Avi, il borgo abbandonato

Grondona, Valle Spinti e Roccaforte 

 


 

 

 

 

lunedì 1 settembre 2014

Domenica 7 settembre: Becca d'Aver - Valle d'Aosta

Ciao a tutti !!

Prima escursione post ferie estive, anche se purtroppo tormentate da pioggia e tempaccio quasi ovunque.
Speriamo di esser ripagati da un settembre ed ottobre con clima più adatto alle nostre attività di outdoor !!
Per l’escursione di settembre ci si dirigerà in Val d’Aosta, con partenza dal paesino di Torgnon in Valtournanche.
Bel giro ad anello con meta la Becca d’Aver.
Percorso medio impegnativo con una parte più facile ed una un pochino più accattivante ed impegnativa, nulla di impossibile, ma da percorre con la classica attenzione dovuta ad un percorso di montagna.

Stefano, Delfina, Alberto, Giampaolo, Lele
DETTAGLIO GITA

Becca d’Aver

Dislocazione: Torgnon - Val d’Aosta

Accompagnatori: Delfina (338 3116452) / Alberto (328 6637030) / 329 8565321 (Gian Paolo)
Escursionismo

Ritrovo:
Novi Ligure - p.za XX Settembre : ore 07.20
Partenza:
07.30
Trasferimento:
Auto ( km 190 circa da Novi L. )
Itinerario:
Torgnon ( Plan Prorion ) – Col de Bornes – Becca d’Aver – Col Fenetre – Plan Prorion


Dislivello/Sviluppo:
m. 800 circa
Tempi di Percorrenza:
4,30 ore + soste
Difficoltà:
E / EE
Pranzo:
Al sacco
Rientro Previsto:
19.00 / 19,30 (teorico)
Equipaggiamento:
Normale escursionismo
Termine Iscrizioni:
sabato 6 Settembre 2014.
Note:


La salita alla Becca d'Aver, m. 2.469, rappresenta una classica della Valtournenche.
Escursione assai interessante durante la quale coprendo un dislivello di poco più di 700 metri ci si regala un panorama davvero incantevole ed ad amplissimo raggio.
L'elevazione, affacciata come un balcone sulla vallata centrale della valle d’Aosta a picco sul paese di Nus, sorge sullo spartiacque tra la Valle di San Barthelemy e la Valtorunenche,
Oltre all'immancabile Cervino, il gruppo del Monte Rosa e ancora l'Emilius e più lontano il massiccio del Monte Bianco.
L’escursione si svilupperà ad anello, con rientro a Plan Prorion dal col Fenetre, antico stretto e roccioso valico di comunicazione fra la valle di San Barthelemy e la bassa Valtournanche.
Qualche breve tratto roccioso lungo la discesa vs il col Fenetre meriterà la giusta attenzione che la montagna richiede sempre.



N.B. : la partenza indicativa dall’area attrezzata di Plan Prorion è fissata per le ore 10 circa.





Per i trasferimenti in treno si consiglia di munirsi anticipatamente di biglietto
Il presente calendario potrà subire variazioni in relazione alle condizioni meteo.
L’associazione non risponde per danni ai partecipanti privi di Iscrizione ed abbigliamento adeguato

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